Mastectomia quale Ricostruzione scegliere?

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Mastectomia quale Ricostruzione scegliere?

Episodio 22: Mastectomia quale Ricostruzione scegliere?

In questo nuovo episodio parleremo di Ricostruzione, “Share Decision Making” e di tutti quei delicati passaggi che coinvolgono questo delicato tipo di intervento.

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Grazie.
A presto.

Episode Transcript:

Buongiorno, Erika fa una domanda precisa e interessante che abbiamo già discusso altre volte ma comunque vale la pena di approfondire perché proprio per voi è molto importante capire questo passaggio: come possono le donne che hanno subito una mastectomia al seno scegliere tra le diverse opzioni di ricostruzione mammaria disponibili; è una scelta della donna o del chirurgo, ci sono dei fattori che dovrebbero essere considerati? Allora la ringrazio per questa domanda perché da anni cerco di fare informazione su questo e baso i miei lavori di studio di ricerca proprio sullo "Share Decision making". Allora esistono noi le abbiamo chiamati, ovviamente quando facciamo i congressi si sono molto in inglese decision driver, che sono delle linee di decisione cioè dei dati che noi sappiamo prima di fare l'intervento. Ci sono tutti quelli oncologici: noi sappiamo il tipo di tumore, lo dico lo stato ormonale, dico nome, cognome, indirizzo e il codice di avviamento postale, se è un triplo positivo un triplo negativo le caratteristiche, luminal A o luminal B sappiamo tutto oramai prima e per questo bisogna fare una biopsia. Sappiamo lui lo stato linfonodale perché ci sono gli esami che ci permettono di conoscerlo sappiamo se è una donna a rischio cioè rientra in quelle che hanno la mutazione genetica, allora lei invieremo a fare questo esame abbiamo tutti i cosiddetti driver decisionali nella parte oncologica. Ma nello stesso tempo dobbiamo tenere in considerazione tutti i driver decisionali legati alle caratteristiche anatomiche: volume per cui si sceglieranno diversi tipi, sia di demolizione cioè di mastectomia, sia di ricostruzione per cui volume e forma. La mammella può essere normale, un po' cadente, molto cadente, molto grande per cui a seconda di questo ci sono le caratteristiche. La tipologia del suo tessuto adiposo per cui potremmo già decidere prima se c'è la possibilità di fare l'ipofilling, le caratteristiche invece delle altre parti del corpo se ci fosse bisogno di fare dei lembi, cosiddetti liberi, cioè in micro anastomosi chirurgica. Tutto deve essere valutato. Sapremo se è candidata a fare delle terapie prima della chirurgia o se è candidata a farle dopo, grazie sempre alla biopsia. Se è candidata a fare la radioterapia. Dovremmo valutare anche quali sono i rischi legati al suo ambito, cioè se fuma, se ha malattie pregresse cardiologiche o altro, alle caratteristiche della mammella che tipo di vascolarizzazione. Tutto lo possiamo decidere prima, per cui questi sono fondamentali. Avendo questi condividiamo con lei quali sono le opzioni sia di demolizione, faccio un esempio, per una mammella piccola basta un'incisione sulla parte laterale, perché dico la parte laterale perché noi abbiamo dei vasi perforanti che irrorano la cute che vengono detti perforanti della mammaria interna dalla parte inferiore. Questa parte superiore è quella che evita di tagliare e comunque se faccio dei tagli intorno riducono il rischio, ad esempio, di una sofferenza cutanea. Oppure c'è la mammella molto grande, un po' cadente, si utilizza la Skin Reducining Mastectomy anche qui non voglio però fa piacere dirlo, tecnica pubblicata da me nel 2006, perché usando le stesse incisioni chirurgiche di una Mastoplastica Riduttiva a scopo estetico, che magari si fa nell'altra mammella, si fa la Mastectomia e si ricostruisce. Questo per dimostrare che è legata alla forma e alle dimensioni. Ma anche qui non basta, devo condividere con la paziente quali sono i suoi desideri, i suoi cosiddetti aiuti che ci deve dare. Per cui come ho detto prima se rifiuta delle cicatrici sul corpo non possiamo usare dei beni. Se non vuole altri interventi dopo la mastectomia sarà difficile fare del grasso. Se vuole la più naturale possibile bisogna condividere con lei cosa vuol dire, per cui magari non si usa una protesi e bisogna pensare al tessuto autonomo. Ma tutte queste cose devono essere messe insieme. Tutto questo va deciso prima e va condiviso con la paziente, non è il chirurgo che decide per lei né lei che sceglie la tecnica migliore, ci mancherebbe, ma tutte queste cose insieme ci permettono di condividere insieme quale è la tecnica migliore che, sempre con alcune cose negoziabili e altre no, permetterà di raggiungere il risultato migliore. Questo vuol dire share decision making, cioè condividere il trattamento dall'inizio alla fine e per cui il risultato, comunque alla fine sarà soddisfacente sia per il chirurgo che per la donna, perché è stato condiviso. E' chiaro che purtroppo in chirurgia le complicanze possono esserci, chi non ha complicanze perché non fa il chirurgo, e per cui bisogna cercare di ridurre al minimo le complicanze. E cosa ci consentono di ridurle? i decision driver che vi ho detto prima. Tutte queste caratteristiche ci permettono di ottimizzare il trattamento insieme a voi. Grazie e a presto.
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DR-MAURIZIO-BRUNO-NAVA-CHIRURGO-SENO-MILANO

Maurizio Bruno Nava

Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica - Chirurgia generale - Oncologia

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