Episodio 11: Le misure contano
Dopo aver affrontato le differenze tra le Protesi Rotonde e la Protesi Anatomiche e le ragioni per le quali si sceglie un impianto piuttosto che un altro, è fondamentale affrontare il tema di come sia importante spostare l’attenzione dal volume, i cosiddetti CC delle Protesi, alle dimensioni, misure, diametro massimo delle protesi per raggiungere la perfetta armonia con il corpo e non avere problemi e complicanze post operatorie.
Grazie.
A presto.
Episode Transcript:
Buongiorno, abbiamo definito la differenza tra una protesi rotonda e una protesi anatomica e qual'è la ragione per cui si sceglie un impianto piuttosto che un altro per cercare di raggiungere quello che desidera la donna.
Come dico sempre Cc sono cose negoziabili e cose non negoziabili ad esempio quello che è importante cercare di cambiare il modo di pensare tra un volume, cioè cc, grammi, le dimensioni diciamo, e invece pensare di più alle misure, cioè quanto è il diametro, la larghezza, l'altezza per riempire più o meno il polo superiore e nello stesso modo decidere immediatamente qual'è il diametro massimo che posso utilizzare per non dare disturbi o non aumentare il rischio di complicanze.
La prima misura e la larghezza del torace, da laterale destro a laterale sinistro, al quale si deve sottrarre la parte mediale, cioè la distanza delle protesi sulla parete toracica e questo lo si determina col desiderio della paziente, le caratteristiche anatomiche. Mettiamo che il torace è largo 28 e la distanza mediale è 3 cm 28 meno 3 fa 25 25 diviso 2 fa 12 e mezzo, noi sappiamo che in questa paziente con queste caratteristiche anatomiche il massimo utilizzabile è 12 e mezzo di diametro, poi si deciderà l'altezza e la proiezione a seconda dei desideri.
Può essere che usiamo anche meno i 12 e mezzo per soddisfare i desideri della paziente ma quello che consiglio è non superare questo diametro, perché la protesi sporgerebbe della parete toracica e darebbe dei disturbi già ai movimenti delle braccia. Inoltre protesi eccessivamente grandi all'interno di una situazione anatomica - parete toracica, grandezza della mammella, qualità della cute - potrebbero dare più problemi ad esempio la contrazione capsulare, quella che si forma intorno alla protesi se ho il tessuto che non regge potrebbe causare una situazione di tensione che potrebbe aumentare questo rischio.
Così come protesi più grosse in relazione una tasca piccola possono andare incontro a piccole pieghe che generano poi rottura nel tempo. Per cui prendere le misure è fondamentale e questo richiede un certo tempo durante la visita, dopodiché si sceglierà la protesi ideale secondo desideri e caratteristiche anatomiche per cui, come dicevo, esistono cose negoziabili e cose non negoziabili lo dico sempre alle mie pazienti.
Ad esempio io preferisco il taglio nel solco perché è dimostrato anche in letteratura che riduce il rischio di contrazione capsulare perché non bisogna tagliare la ghiandola e riduce anche il rischio di rottura; si è visto in letteratura che l'incisione per aureolare è più a rischio per una rottura della protesi nel tempo, ovviamente perché le rotture provengono da delle piccole lesioni sulla superficie che non si vedono, per cui non possono essere valutate subito, ma che nel tempo questo indebolimento può dare origine alla rottura della protesi.
Per cui per quello che anche l'accesso chirurgico è molto importante e per questo io scelgo l'accesso nel solco sempre, proprio per evitare comunque delle possibili, non è detto che avvengano, ma possibili complicanze alle donne che richiedono una mastoplastica additiva.
Grazie.
A presto.
Meet your hosts:
Maurizio Bruno Nava
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica - Chirurgia generale - Oncologia