Dolore e gonfiore nel post-operatorio
Buongiorno a tutte
Rimaniamo nel campo della chirurgia estetica e Cristina mi fa una domanda particolare e mi dice:
…Sono a conoscenza che nel post operatorio ci sono delle problematiche relative al dolore, al gonfiore della mammella. Quali sono le sue precauzioni per cercare di ridurre al minimo o quantomeno eliminare il più possibile queste sequele o effetti collaterali di una chirurgia della mammella, come l’inserimento di una protesi. Esistono dei protocolli particolari?
Nel 95% di una mastoplastica additiva, ma più o meno uguali in una pessi o riduttiva, non usiamo veri farmaci antidolorifici nel postoperatorio. Vuol dire che la paziente non ha dolore generalmente, al limite una Tachipirina ma quelle che si usano banalmente per una influenza. Questo perché generalmente Il dolore è dato da un’infiammazione dei tessuti.

Cosa vuol dire? Vuol dire che quando io opero devo tagliare, generalmente per tagliare e coagulare nello stesso tempo uso quello che si chiama elettro bisturi, questo taglia, coagula ma genera calore, perché lavora a 150° per darvi un’idea, per cui dobbiamo cercare di ridurre il danno ai tessuti e io lo uso sempre nei miei interventi, tutte le garze sono imbevute in una soluzione di fisiologica con una fiala di Amikacina perché riduce la contaminazione della tasca e di conseguenza della protesi che poi metto e ogni tot inseriamo queste garze imbevute fredde che riducono la temperatura dei tessuto.
É chiaro magari ci vuole mezz’ora in più come intervento finale però se guadagno che dopo non ha dolore, non mettiamo drenaggi, si riduce il gonfiore, io credo che valga la pena stare più mezz’ora in sala operatoria uscire solo con un reggiseno e basta, senza fasciature, compressioni eccetera. In più un’altra cosa che utilizzo in tutte le pazienti che fanno chirurgia della mammella, sia estetica che oncologica, è una particolare apparecchiatura elettromedicale che si chiama Hilotherm, che è una specie di reggiseno però con dell’acqua che circola a 10° che è sufficiente per ridurre l’infiammazione tissutale. Per cui anche questo si mette alla fine dell’intervento, fino al giorno dopo quando la paziente viene dimessa.
Questo è il mio protocollo, altro non faccio, se non una buona programmazione, una buona pianificazione, evitare protesi troppo grandi rispetto alla anatomia e alle misure che mi consentono di utilizzare la protesi in modo corretto, perché tutto questo può generare dolori, edema postoperatorio e tutto quello che lei mi ha chiesto.
Per fare altre domande potete utilizzare il modulo a questa pagina.
Grazie.
A presto.
#MaurizioNava #ChirurgiaAlSeno #PostOperatorio #SaluteDonna
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