Test genetici per il tumore al seno: quando sono davvero utili?
Buongiorno a tutte,
Una domanda ancora sulla genetica, capisco che a volte magari non siamo molto chiari, e per cui è meglio ribadire anche con una semplice risposta e risolvere i dubbi.
…Ho visto in un servizio in televisione che per prevenire i tumori. Soprattutto quelli al seno, i test genetici sono importanti, è vero? Possono essere considerati come un test di routine?
Assolutamente no, come abbiamo già detto la percentuale si pensa che sia intorno al 10% di una mutazione genetica trasmessa, per cui sulla percentuale di donne che hanno un tumore al seno è molto bassa, 10%, e per sapere questo, come abbiamo già detto, di solito si deve valutare il proprio albero genealogico, cioè capire nella nostra famiglia se abbiamo avuto delle persone con dei tumori alla mammella o all’ovaio.
Se non ce ne sono è inutile fare qualsiasi cosa. Se ce ne sono uno sporadico, comparso anche in età adulta, non è familiarità. Come abbiamo già detto ci devono essere almeno tre familiari, non importa se di origine paterna o materna, ma tre familiari che hanno avuto il problema, o un tumore alla mammella o un tumore ovarico, recarsi in un centro di genetica, sarà fatto un questionario, una valutazione, e se indicato vi offriranno un test.
Se invece ci sono donne giovani, bastano due in famiglia che hanno avuto un tumore, diciamo di sotto di 45 anni, e allora anche qui il percorso.
Come fare? Vi recate dal vostro chirurgo-senologo di fiducia o anche dal vostro medico di base che dovrebbe avere le informazioni sufficienti e inviarvi a un centro di genetica. Però i test genetici per tutte assolutamente no, non sono indicati, non servono, è uno spreco per tutti, perché solo il 10% possono avere una mutazione genetica.
Grazie.
A presto.
#MaurizioNava #AskMBN #TumoreAlSeno #TestGenetici #BRCA1 #BRCA2 #SaluteDonna
Post a comment: