Tumore al Seno, Terapie in Gravidanza

Chirurgia RicostruttivaTumore al Seno, Terapie in Gravidanza

Tumore al Seno, Terapie in Gravidanza

Buongiorno a tutte,

Sonia ci fa una domanda molto interessante e che forse necessiterebbe uno specialista dedicato a questo problema. Mi chiede:

Ma se una donna incinta ha un tumore alla mammella cosa deve fare? Le terapie sono le stesse? E il bambino?

La domanda è importante e interessante anche perché c’è una tempesta ormonale che molte volte può coinvolgere anche il tumore stesso. Diciamo che dipende dai periodi in cui viene diagnosticato il tumore quello che è importante è che se viene diagnosticato, ed è ovviamente operabile, la cosa migliore sia fare un intervento chirurgico che può essere fatto anche in anestesia locale controllata in modo da non creare problemi soprattutto nei primi mesi al bambino con, ovviamente, i farmaci che vengono utilizzati per l’anestesia generale.

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Tumore al Seno, Terapie in Gravidanza.

Se siamo invece in un periodo più tardivo, verso gli ultimi mesi, credo che si possa sopportare anche un intervento in anestesia con più o meno le stesse caratteristiche di un intervento sulla mammella. 

È chiaro che la terapia chirurgica è la stessa, si può concordare con l’esperto e con la donna e qui ci vuole un team talking, cioè voglio dire l’oncologo chirurgo, l’oncologo medico, il radioterapista, il patologo che devono decidere insieme qual è il percorso migliore. Le terapie, sì, devono essere fatte proprio per questo che dipende dallo stato della gravidanza. 

Se è un tumore che necessita di un trattamento chemioterapic il più presto possibile, e siamo in un primo periodo, probabilmente un’interruzione di gravidanza potrebbe essere suggerita. Se siamo in un periodo finale o intermedio e manca qualche mese al parto, dove si può tollerare un’attesa di qualche mese, si può fare l’intervento chirurgico e appena la donna ha avuto il figlio, o si anticipa di un mese il parto, si possono iniziare le terapie necessarie per il controllo della malattia. 

É comunque un evento abbastanza raro, che proprio per la sua rarità e la sua peculiarità, va programmato in un ambiente di esperti, da un team che valuta esattamente che cosa fare. Ma dal punto di vista oncologico il bambino non risente di nulla, se non per i farmaci che vengono utilizzati per fare o l’anestesia e, ovviamente, per tutti gli altri farmaci necessari. 

Ma nel periodo degli ultimi tre mesi questo non dovrebbe succedere. Spero di essere stato esaustivo altrimenti inviterò un esperto in questo campo e chiederò a lui di fare un video per voi. 

Grazie.

A presto.

#MaurizioNava #AskMBN #TumoreAlSeno #Mamme #Gravidanza #SaluteDonna

 

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